Come si interpreta il contratto di compravendita? Che differenza è tra “vani” e “stanze”?
Quando la caparra confirmatoria acquista forza vincolante fra le parti?
Se l’attore ha acquisito il possesso dell’immobile con due preliminari, ma il proprietario vende a terzi, può essergli intimato il rilascio dell’immobile?
Che natura ha la comunione legale fra coniugi? Che valenza verso i terzi? Può un coniuge alienare la propria quota? E l’iniero?
Se in una compravendita il pagamento è rateale, ed il venditore tollera ritardi nelle rate, poi può chiedere la risoluzione del contratto per ritardo nel pagamento?
Se il padre funge da acquirente ed il figlio paga l’immobile, per estromettere la nuora dalla comunione dei beni, questa può provare la simulazione?
Il compratore può chiedere la risoluzione per inadempimento se il venditore vende un immobile privo di agibilità e non abitabile, ed al mediatore i danni?
Il contratto che riduca la garanzia per evizione alla mera restituzione delle somme è valido?
Se il venditore nel preliminare dichiara la presenza di vizi, il compratore può legittimamente posticipare la data del rogito?
Se il compratore ha firmato il contratto definitivo, ma poi si ricorda che sul preliminare firmato, può chiedere la ripetizione delle somme date in eccesso?