il venditore-costruttore, oltre che dover ocnsegnare l’immobile adibito ad abitazione conforme all’atto amministrativo di assenso alla costruzione, deve consegnare il certificato di agibilità? in caso affermativo, se non lo fa, a cosa va incontro?
La servitù di passaggio istituita dal padre di famiglia, può superare le prescrizioni dell’art. 1051 del codice civile (nella specie: può insistere su cortili)?
Quali opzioni ha di fronte il promissario acquirente che entri in possesso dell’immobile prima dell’atto di compravendita e che rilevi vizi di costruzione nella cosa consegnata?
In caso di vendita di bene concesso in locazione, a chi spetta il deposito cauzionale versato dal conduttore: chi è tenuto a restituirla?
Se l’immobile è sito su di un terreno particolarmente instabile, responsabile delle crepe nei muri degli immobili, può risponderne anche il committente/venditore oltre che il costruttore?
Che valenza ha una clausola che preveda l’aggiornamento automatico del canone nella misura del cinque percento annuo?
Se il preliminare contiene previsioni del tutto assenti sul contratto definiivo, si presume che le parti non siano più interessate alle stesse? Se sì, come si può ovviare?
Si può annullare una vendita che comporti “un diritto di fruizione perpetua dell’immobile nei limiti della quota” perché piuttosto che 5 posti letto l’immobile in oggetto ne può ospitare finoa quattro?
Può il proprietario del fondo servente porre innovazioni su di esso? Nella specie, può restringere la strada di cui alla servitù di passaggio?
Un edificio che sorga sul suoolo condominiale è automaticamente di proprietà comune? Perché?